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KRYPTON


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1985
ANGELI DI LUCE
con riferimenti letterari e teorici da Apocalisse di Giovanni, Edmond Jabes, Peter Handke, Henry Michaux
ideazione Giancarlo Cauteruccio e Pina Izzi
 
 





con Consuelo Ciatti, Gianni Leo, Francesco Torrini
scelta e trattamento testi Pina Izzi
musiche originali Andrea Venturoli e Giancarlo Cauteruccio immagini e oggetti scenici Alfredo Pirri
costumi Regina Martino
progetto e regia Giancarlo Cauteruccio

Con questo spettacolo Krypton conferma la propria originalità con la ricerca basata su un uso intellettuale e raffinato delle tecnologie, dalle luci alle proiezioni computerizzate al raggio laser alle musiche sintetizzate. Krypton ribadisce la padronanza dell’uso delle tecnologie non come decorazione ma come vera è propria possibilità linguistica.
Il raggio verde-azzurro del laser perfora e rimbalza, crea percorsi e architetture, viene addirittura inghiottito dagli attori i cui volti diventano torce, larve di luce. Nel finale il cono luminoso del laser si dilata ancora e si allunga scendendo in platea, avvolge la sala e offre l’allucinante sensazione di inghiottire gli spettatori, divenuti un tutt’uno con l’azione che si svolge alla ribalta. Un coinvolgimento del pubblico inedito e coinvolgente: creando la rottura dello spazio scenico, il vortice del laser trasforma il teatro, scena e platea, in un ambiente totale.
Nel giugno del 1986 il gruppo Krypton partecipa con Angeli di Luce al Festival Ars Electronica di Linz, inaugurato da Krypton stesso con Metamorfosi.
"Con Angeli di Luce cerchiamo un confronto con temi dell’Apocalisse, così la tematica centrale, quella della rivelazione, diviene il centro di una ulteriore spettacolarizzazione dell’apparato elettronico. L’elettronica è un fatto divino, sovrannaturale, una forza della natura, misteriosa e irriconoscibile. Con Angeli di Luce non vogliamo più dimostrarne la forza, ma solo rivelarne l’energia interiore”. (dal programma di sala)