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2004
BANG BANG / IN CARE
Filottete e l'Infinito Rotondo
drammaturgia originale Lina Prosa
 
 





con Patrizia Zappa Mulas
esecuzione dal vivo Giovanni Sollima
Band: Giovanni Sollima, violoncello Marco Amico, chitarra Riccardo Scilipoti, tastiere Giovanni Caruso, percussioni
direzione musicale Giovanni Sollima
progetto scenico e regia Giancarlo Cauteruccio

Un cerchio di sale, linea di confine tra acqua e terra, un' isola, luogo dell'attore, dell'errare, del destino, luogo dell'esilio. In questo spazio convesso l'attesa è la condizione della malattia, la malattia è il consumarsi del corpo determinato dal tempo,
il tempo è lo specchio del corpo nel suo riconoscersi vulnerabile; ma il teatro non è forse sintesi di spazio, corpo e tempo? Il testo di Bang Bang/in Care offre la possibilità di creare una messa in scena in cui gli elementi si dispiegano per contrapposizioni linguistiche compenetrandosi l'un l'altro, dove la drammaturgia poetica non costringe il progetto registico ma lo libera in un viaggio creativo complesso e affascinante al tempo stesso. Lo stridore contemporaneo del mito che emerge da questa speciale visione del Filottete si traduce nelle scelte estetiche in un alternarsi di accanimento e leggerezza, dove duplice è il registro simbolico delle forze a cui il corpo soggiace; i giochi del fato il cui veleno è insieme esilio e rimedio e una scienza medica che ha sostituito l'intuizione con le geometrie terapeutiche.
Il disegno scenico è intriso di segni forti ma elementari, basi fondanti nella composizione di un'opera molto vicina alle arti visive e installative, in cui lo spazio metaforico diviene il luogo dell'azione di un teatro d'arte composto da materia viva: l'acqua, il sale, la luce/calore, il vento diventano circolarità, luogo rotondo, corpo ouroboro con i suoi elementi.
(Giancarlo Cauteruccio)