testo Alessandra Di Lernia
regiaSalvo Lombardo
con Alessandra Di Lernia
ambiente sonoro Andrea Balsamo
luci e fonica Valerio Modesti
assistente alla regia Gloria Anastasi
progetto grafico Marta Renzi
foto di scena Simona Caleo
Col Tempo vuole essere una perifrasi scenica incisa nel corpo di una donna, sorta di vanitas
contemporanea, icona di un’inesorabilità del tempo che incombe, un tempo storto. Dal suo
microcosmo emergono cedimenti, personali apocalissi, cesure tra memoria e presente di un vissuto
ideologico ed esistenziale ormai usurato. Il quotidiano in cui è ritratta non è che il riverbero di un mondo esterno non più decifrabile; l’Occidente in decadenza si intreccia con la sua intimità. Dalla parola come taglio, ironico e panico, sul proprio tempo, lentamente prende forma la sua elegia, nell’attuale inadeguatezza a ricomporre un senso individuale delle cose. In questa fotografia privata il tempo le è rifratto addosso. Come se in mano tenesse un fragile cartiglio tra le cui pieghe si nasconde il monito costante di una crisi del tempo presente.
Col Tempo si inserisce in un più ampio progetto intitolato
Memento mori – icone della fine, teso ad indagare la crisi contemporanea cui assistiamo; crisi intesa oltre i limiti della congiuntura economico-
politica dell’Europa odierna, per essere identificata come soglia esistenziale dell’uomo.
Durata 40'
produzione Clinica Mammut
con il sostegno di Teatro Furio Camillo|L'Archimandrita, Fonderia delle Arti, Festival dell'Incanto Roddi 2012
Clinica Mammut. Giovane formazione romana nata dal sodalizio artistico tra Alessandra Di Lernia e Salvo Lombardo che
si prefigge di articolare una ulteriore sinestesia tra testualità di tradizione drammaturgica e linguaggio performativo.
Nell’ambito di IED factory ha elaborato una performance site-specific per non attori 'Genius loci – abitare i luoghi della
crisi' (2012). Sta lavorando su una trilogia 'Memento mori – icone della fine' di cui col tempo costituisce il primo capitolo.
Attualmente la compagnia è impegnata nell’ideazione di un progetto di residenze creative rivolte alle realtà della scena
indipendente romana nell’ambito di Fusolab 0.2
Alessandra Di Lernia. Storica del mondo arabo, traduttrice dal francese e dallo spagnolo di saggi e romanzi e autrice di testi. Approda al teatro ricercando in un percorso triennale i linguaggi delle arti performative con la compagnia
Kataklisma. Si diploma alla scuola per attori Teatro Azione e si forma inoltre con artisti quali G. Barberio Corsetti, J.P.
Denizon, M. Monetta, D. Timpano, A. Fava, G. Fares, F. Santoro, D. Deflorian e A. Tagliarini, C. Inesi, A. Cristiani, L.
Calamaro, L. Lanera e R. Spagnulo. Interprete nella teatronovela 'Bizarra' di R. Spregelburd (premio Ubu come novità
straniera 2010), aiuto regista per 'Sì l'ammore no', di Frosini e Timpano e per il secondo episodio di 'L'origine del mondo' di
L. Calamaro, aiuto regista e drammaturgia per 'Aldo morto – tragedia' di D. Timpano. Insegna recitazione presso la scuola
Teatro Azione.
Salvo Lombardo. Diplomato presso il Teatro Stabile di Catania, si forma a contatto con artisti del teatro come M. Flasch,
M. Dioume, J. P. Denizon, Kalamandalam Karunakaran, E. Benesz, L. Stix, V. Pirrotta, S. Scimone, C. Castellucci e della
danza come D. Capraro, E. Scialfa, C. Manolescu, G. Coullet. Viene inoltre diretto da registi come L. Puggelli, D. Camerini,
A. Zeldin e C. Guidi. Dal 2008 collabora con la compagnia di teatro ragazzi Ecf Teatro di Roma in qualità di attore e
coreografo, e con L'Uovo Teatro stabile d'innovazione di L'Aquila, e dal 2009 è attore nelle produzioni della compagnia
La Casa dei Racconti diretta da D. Camerini con cui ha partecipato all'International Festival for Experimental Theatre
of Cairo, con lo spettacolo 'Oedipus on the top'. Nel 2010 il suo progetto di scrittura scenica di 'Tre di Uno' è ospitato
all’interno della residenza Le Ville Matte in Sardegna diretta da Claudia Castellucci/ Socìetas Raffaello Sanzio, da cui
nasce la performance site-specific 'Della bibliofagìa – opera in situ'. Nel 2012 collabora con lo IED di Roma nell'ideazione
di progetti performativi e didattici. E' regista assieme a M. Dammacco di 'L'ultima notte di Antonio' che ha debuttato
nell’ambito del festival Asti Teatro 2012.