cura della visione e regia Vincenzo Schino
con Marta Bichisao, Riccardo Capozza, Gaetano Liberti, Vincenzo Schino
aiuto regia Marta Bichisao
fonica Giacomo Agnifili
elaborazione digitale del suonoGennaro Mele
effetti plastici Leonardo Cruciano workshop
realizzazione costume di Arlecchino Michele Napoletano
voce registrata Gabriella Damascelli
Opera è un lavoro che si pone il problema della rappresentazione e del senso di stare su un palcoscenico. Abbiamo lavorato in modo radicale sull’imbarazzo dello sguardo. Abbiamo lavorato sulla vergogna e sulla commozione. Opera è un errore, una baracca di burattini montata male che da un momento all’altro potrebbe crollare. E ne è consapevole.
Come fantasmi, appaiono personaggi recuperati dalla tradizione e dal luogo comune del teatro e
dell’arte, figure universali e inequivocabili. Uno per tutti, il clown.
Il clown, come arlecchino, fa da traghettatore in luoghi dichiaratamente artificiali: la pista del circo, il boccascena di un teatro, il diaframma di uno sguardo. Attraverso queste porte, toglie gradualmente i punti d’appoggio della logica. Il clown, come diceva Fellini, 'È un bambino in potenza. Il clown rappresenta nel modo più efficace, commovente e comico una creatura che si trova in un mondo immenso e sconosciuto'. Il clown contiene nella sua forma le anime di tutti coloro che non possono fare a meno di esporsi, al ridicolo. Il buffone, il saltimbanco, il fool, in una parola: l’artista.
Perché lo fanno? Cosa li costringe? Questa domanda, a cui non c’è risposta, ha fatto da perno.
La struttura drammaturgica del lavoro si nutre del concetto del 'numero', della performance che non
racconta mai nulla, ma è fine a se stessa. Inizia e finisce. Poi l’applauso e la paga.
Si è cercato di sfruttare proprio il mancato funzionamento dei numeri, abbandonandosi alla violenza dello sguardo. Un macello in un circo e viceversa. I problemi che hanno nutrito la ricerca non appartengono solo al teatro, ma alla pittura, alla scultura e tutte le arti che intendono, sapendo di fallire, modificare o reinventare il mondo.'
Vincenzo Schino
Durata 40'
produzione Officina Valdoca
OPERA è un gruppo di ricerca artistica nato da un progetto di Vincenzo Schino. Il suo luogo di lavoro è il teatro.
Vincenzo Schino debutta come regista nel 2002 con lo spettacolo Mo_nò (woyzeck?) a Bari. Nel 2005 incontra Marta Bichisao, danzatrice, con cui presenta, insieme ad un gruppo di attori Opera primo studio al premio Dante Cappelletti.
Nel 2006 gli attori Gaetano Liberti e Riccardo Capozza aderiscono al progetto, che debutta con lo spettacolo Opera.
Da questo momento nasce un nucleo stabile di lavoro, al quale si aggiungono Emiliano Austeri, scenografo, Marco
Betti, organizzatore e Letizia Buoso, dramaturg. Il gruppo ha fatto parte dei progetti di Officina Valdoca, che ha
ospitato e prodotto artisti emergenti. Dal 2010 il gruppo si chiama Opera, dal nome del primo spettacolo e ha scelto
come sede Terni. Oltre alla sperimentazione all’interno del teatro, esistono delle collaborazioni che permettono sia la
contaminazione che la ricerca specifica in altre arti. Attualmente Opera collabora con: h.e.r.(Erma Castriota) cantante,
violinista, compositrice; Pierluca Cetera, artista visivo, pittore; Leonardo Cruciano Workshop, laboratorio di effetti
plastici e pittorici; Ernaldo Data, video maker.