adattamento
drammaturgico Giuliano Compagno e Giancarlo
Cauteruccio
con Daniela
Cerri, Marco Vignoli Gargini, Roberto Visconti
progetto scenico e
regia Giancarlo Cauteruccio
Lo spettacolo si basa su una drammaturgia originale
tratta dall’opera poetica di Carlo Bordini. Nel testo,
riadattato da Giuliano Compagno e Giancarlo Cauteruccio,
si alternano versi e prosa in una tecnica letteraria che
assembla frammenti, citazioni e brani narrativi. Ancora
una volta lo spettacolo scaturisce da una riflessione
sull’attualità evocando temi come l’emergenza del terzo
mondo, la crisi culturale dei rapporti sociali e alcune
pagine di storia nazionale recente, gli anni di piombo e
il terrorismo. Sulla scena un attore oscilla, come se
fosse in uno stato di sospensione senza termine, in una
struttura metallica, mentre una donna si muove a mezza
altezza attraversando lo spazio. Il testo viene
proiettato sullo sfondo, assieme a immagini e altre
visioni componendo un unico organismo scenico in cui i
tre interpreti si fondono con le ombre le luci e le
visioni che ormai costituiscono una cifra stilistica
matura e ben riconoscibile del teatro di Krypton.